martedì 21 marzo 2023

Le Leggende di Brigit

 


BRIGIT E IL CINGHIALE

 
"Una leggenda racconta di un gruppo di cacciatori impegnati nell'inseguire un cinghiale.  Gli uomini avevano inseguito la creatura per tutto il giorno, ma lui continuava a sfuggirgli. Il gruppo inseguì il cinghiale fino al monastero fondato da Brigit, a Kildare, e  lo stava per acciuffare, ma Brigit sbarrò loro la strada.
"Fermatevi!", urlò la badessa.  "Questa terra è sacra, un luogo dove tutti possono trovare rifugio. Il cinghiale vi è entrato chiedendo asilo, quindi non potete ucciderlo."
"No", ribatterono i cacciatori, "il cinghiale è un animale. La regola del santuario si applica solo alle persone".
"Bene", rispose Brigid, "ma io sono la badessa e ciò che dico io ha più importanza. Il cinghiale ha trovato il suo santuario".
Alla fine, imprecando sottovoce, gli uomini se ne andarono.  Mentre Brigit si allontanava dal cancello, sorridendo, uno dei monaci le corse incontro.  "Il cinghiale sta creando un gran caos! ", le disse.  "Sta facendo a pezzi il nostro monastero! "
Così Brigit chiamò a sé il cinghiale e lui obbedì immediatamente.   Gli impose le mani e pregò, e il cinghiale si tramutò in una creatura docile e amorevole, e divenne da quel momento uno degli animali domestici del monastero per il resto dei suoi giorni."


Adattamento in italiano di una leggenda presente in L. Weichberger, K. McIntosh, "Brigit's Mantle", Anamchara Books, 96

 

 BRIGIT E IL SEGUGIO

 
"[Quando Brigit] divenne forte e coraggiosa andò a casa di suo padre Dubtbach a Munster e si fermò lì con lui.  Un giorno giunse a casa una persona molto importante, e fu preparato del cibo per lui e per i suoi attendenti. Cinque pezzi di carne furono dati a Brigit affinché li lessasse, ma in quel momento entrò in casa un segugio misero e malconcio, molto affamato, e lei gli diede per pietà un pezzo di carne. La povera creatura non era soddisfatta, e lei gliene diede un altro pezzo.  Poi venne Dubthach e chiese a Brigit se erano pronti i pezzi di carne: lei disse di contarli, e tutti i cinque pezzi erano lì, non ne mancava neppure uno.  Ma l'ospite d'onore, che era stato presente per tutto il tempo e che Brigit pensava stesse dormendo aveva visto tutto, e raccontò a suo padre tutto quello che era successo. Nessuno dei presenti ebbe il coraggio di mangiare quella carne, non reputandosene degni, ma fu invece offerta ai poveri e ai bisognosi."

Fr. J. Irvin," Folk Tales of St. Brigit", p. 33. Adattamento in italiano a cura de La Grotta del Cuore
 

BRIGIT GUARISCE LA MADRE ADOTTIVA

 
"Un giorno Dubthach e sua figlia Brigit si recarono nella provincia di Offaly, e in questo luogo Brigit compì un miracolo meraviglioso. La sua madre adottiva era molto debole per via della malattia, e per questa ragione inviò Brigit e un'altra fanciulla a casa di un certo Boethcrni per chiedergli un sorso di birra. Le fanciulle giunsero dall'uomo, il quale però rifiutò di soddisfare la loro richiesta. Allora Brigit decise di prendere dell'acqua da un certo pozzo riempiendo un vaso e lo benedì, e l'acqua si trasformò assumendo il sapore della birra. Brigit portò quest'acqua miracolosa alla sua madre adottiva, la quale ne bevve e guarì immediatamente."

Fr. J. Irvin," Folk Tales of St. Brigid", p. 31.Adattamento in italiano a cura de La Grotta del Cuore

 

SANTA BRIGIDA E LE ARPE

"Non era nella natura delle cose che un santo celtico disprezzasse la musica o la poesia.  Santa Brigida, trovandosi in viaggio, cercò ospitalità per sé e per le sue sorelle presso il castello di un re.  Questo re e i suoi ufficiali, compresi i suoi arpisti, erano assenti, ma alcuni dei suoi figli fecero tutto il possibile per accogliere adeguatamente i loro ospiti d'onore.  Dopo un pasto frugale i padroni di casa e gli ospiti continuarono un'interessante conversazione, durante la quale Brigid, osservando le arpe appese al muro, chiese ai principi di intrattenerla con alcune delle antiche melodie del loro regno.  "Ahimè, signora benedetta!"  disse il maggiore, "nostro padre e il bardo sono assenti, come abbiamo detto, e né i miei fratelli né io abbiamo mai praticato l'arte della musica. Però se tu benedirai le nostre dita faremo tutto ciò che è in nostro potere per gratificarti." Brigida  toccò le loro dita con la punta delle sue, dicendo a bassa voce alcune preghiere;  e quando i giovani si sedettero agli strumenti, trassero da loro una melodia così dolce e potente che mai si udì in quel luogo.
La musica era così coinvolgente e melodiosa che sembrava non potessero mai stancarsi di suonare, né il loro pubblico di ascoltare.  Mentre l'esibizione era ancora in corso, il re e il suo seguito entrarono nella grande sala e rimasero stupiti nel sentire tali melodie provenire dalle dita inesperte dei principi.  Riconoscendo la Santa e le sue consorelle, il loro stupore cessò.  Il dono di Brigid non fu conferito solamente per l'occasione, poiché i principi conservarono il loro potere sulle corde dell'arpa finché vissero."


Fr. J. Irvin," Folk Tales of St. Brigid", pp.62-63.Adattamento in italiano a cura de La Grotta del Cuore

 

BRIGIT E IL RAGGIO DI SOLE 

 
"Un giorno di pioggia, dopo aver prestato servizio nei campi come pastorella, Santa Brigida era tornata nella sua cella, con le vesti completamente bagnate.  Dopo un po' il sole cominciò a splendere, ed uno dei suoi raggi, penetrando la parete della sua cella, apparve a Brigit simile a una corda su cui stendere i suoi indumenti: la Santa perciò iniziò tranquillamente ad appendere le proprie vesti gocciolanti sul raggio di sole.  A quel tempo predicava un sant'uomo, e Brigid, uscita dalla sua cella, uscì ad ascoltarlo, e rimase tutta intenta e immersa nelle sue parole di saggezza, totalmente dimentica di ogni preoccupazione terrena, al punto da rimanere sino a mezzanotte ad ascoltare l'uomo con atteggiamento estasiato e assorto. Nonostante fosse ormai notte, il raggio di sole continuò a rimanere nella sua cella, con le vesti appese su di esso ad asciugare."
 

Fr. J. Irvin," Folk Tales Of St. Brigid", p. 61. Adattamento in italiano a cura de La Grotta del Cuore

  BRIGIT, IL POZZO E I CAVALLI

 
"Un giorno Santa Brigida stava attraversando la piana di Tebe su un carro, quando vide un uomo, sua moglie e tutta la famiglia, lavorare e portare pesanti fardelli  con molto bestiame. Erano tutti stremati e stanchi, poiché i ritmi di lavoro dell'estate erano estremamente duri.  Mossa a compassione per queste persone, la Santa diede loro i propri cavalli per aiutarli nei loro sforzi. In quel momento, con le sue suore, si sedette sul ciglio della strada.  Brigida allora disse alle sue figlie spirituali: "Scavate qui, sotto questa zolla di terra accanto a noi, dove nascerà un pozzo d'acqua, perché sicuramente molte persone giungeranno qui e, pur avendo cibo, avranno bisogno di bere". Dopo aver obbedito ai suoi ordini e aver scavato un po', una sorgente iniziò a sgorgare immediatamente in quel luogo. Dopo poco tempo, accompagnato da un gran numero di persone a piedi e a cavallo, giunse sul luogo un certo nobil uomo. Avendo saputo che  Brigid aveva donato i suoi cavalli, ordinò ai suoi che le vedessero dati due cavalli non addestrati. Questi divennero immediatamente docili non appena si avvicinarono a Brigit. " 

Fr. J. Irvin," Folk Tales of St. Brigid",pp. 91-92. Adattamento in italiano a cura de La Grotta del Cuore

 

 BRIGIT E LA SPADA

 
"Un tempo Dubthach e sua moglie manifestarono l'intenzione di vendere la figlia, Brigit, come schiava, perché al padre  non piaceva che il suo bestiame e la sua ricchezza fossero distribuiti ai poveri, cosa che Brigit faceva costantemente.  Così Dubthach sali sul suo carro, e Brigit con lui.  L'uomo disse: "Non per onore o reverenza nei tuoi confronti sei stata fatta salire su questo carro, ma per portarti da Dunlang MacEnda, re di Leinster, al quale verrai venduta e presso il quale lavorerai."
Quando arrivarono alla fortezza del re, Dubthach entrò mentre Brigit rimase nel suo carro di fronte alle porte della fortezza.  Dubthach aveva lasciato la sua spada sul carro, accanto a Brigit quando, a un certo punto, giunse un lebbroso, che si avvicinò al carro per chiedere l'elemosina. Brigit decise di donargli la spada di suo padre. Dentro alla fortezza Dubthach stava parlando con il re: "Vuoi comprare mia figlia come schiava?"  disse l'uomo. "Perché vendi tua figlia?", rispose il re. Dubthach replicò: "Perché non si trattiene dal regalare la mia ricchezza ai poveri".  Il re gli disse di far entrare la figlia nella fortezza." Dubthach andò verso il carro a chiamare Brigit e si adirò con lei perché aveva dato la sua spada al pover'uomo. Quando Brigit giunse alla presenza del re, questi le chiese:"Se ti comprassi come schiava prenderesti la mia ricchezza e il mio bestiame e li offriresti
ai poveri come fai con le proprietà di tuo padre?" Brigit gli rispose: "Il Figlio della Vergine sa che certamente offrirei loro le tue ricchezze in nome del Signore degli Elementi". Il re disse allora a Dubthach: "Non sei degno di vendere questa fanciulla, poiché il suo merito è più alto davanti a Dio che davanti agli uomini".
Il re infine decise di donare  una spada dal cinturone d'avorio a Brigit.
 

Fr. J. Irvin, "Folk Tales of St. Brigid", pp. 39-40.Adattamento in italiano a cura de La Grotta del Cuore
 

BRIGIT E LA VOLPE  

 "Un giorno un semplice uomo di campagna giumse alla corte di un Re, dove vide una volpe molto abile, la quale era stata ammaestrata allo scopo di intrannere e dilettare il Re con le sue numerose acrobazie e trucchi. Nel vedere una volpe così speciale e pensando che non fosse stata addomesticata, la catturò e la uccise in presenza di  tutta la corte del Re. L'uomo fu immediatamente preso e legato, e poi fu portato dal Re, il quale comandò che fosse messo a morte, a meno che  egli non fosse stato in grado di procurargli un'altra volpe simile in tutto alla prima in tutte le sue caratteristiche e capacità, e ordinò inoltre che la moglie dell'uomo e i loro figli fossero resi schiavi. Brigit, avendo udito di questa vicenda, pregò ardentemente per la liberazione del pover'uomo. D'un tratto una volpe salì sulla carrozza di Brigit e si sedette tranquillamente e con grande familiarità al suo fianco. Lei allora decise di portarla a corte e mostrarla al Re. Quando quest' ultimo vide la volpe fare trucchi e acrobazie, e in tutto la creatura ricordava la volpe defunta, la sua ira svanì immediatamente. Il Re decise allora di far liberare l'uomo. Brigid ritornò allora al suo monastero, e la volpe tornò nuovamente nella sua tana attraversando la calca [fuggendo da tutti e non venendo più in alcun modo ritrovata]. Tutti coloro che videro ciò che era accaduto si meravigliarono del miracolo prodotto da Brigit e la onorarono grandemente."


Fr. J. Irvin," Folk Tales of St Brigid", pp. 89-90. Adattamento in italiano a cura de La Grotta del Cuore

 

BRIGIT E IL RUSCELLO

"Un tempo alcuni ladri malvagi, che non avevano riguardo né per Dio né per gli uomini, giunsero in spedizione per depredare un certo territorio.  Attraversarono quindi a piedi l'ampio letto di un ruscello e rubarono la mucca di Brigit.  Ma, mentre tornavano per la via da cui erano venuti, un'improvvisa piena diede vita a un grande fiume, il cui impeto travolse i ladri.  Quel fiume si sollevò come un muro, permettebdo alla mucca della benedetta Brigit di riattraversarlo illesa e al sicuro, ma travolse i ladri trascinandoli con la sua corrente impetuosa, liberando dal loro possesso altri bovini rubati in quel territorio, i quali tornarono, con le cinghie che pendevano sciolte dalle loro corna, ai loro pascoli."
 

P. Campbell," The Life of St. Brigid of Kildare", Cruachan Hill Press, pp.71-72.Adattamento in italiano a cura de La Grotta del Cuore


BRIGIT INTERROMPE UNA GRAVIDANZA

"Quando questo miracolo viene raccontato se ne trae un meraviglioso esempio.
Una donna, che aveva fatto voto di castità, infranse tale voto spinta dal desiderio giovanile di piacere, e il suo grembo si riempì di un bambino.  Brigid, esercitando la forza e il potere della sua ineffabile fede, la benedisse, facendo scomparire, senza alcun dolore, il feto, il quale non venne alla luce. Brigid  riportò così la donna alla salute e alla fede."
 

P. Campbell," The Life of St. Brigid of Kildare", Cruachan Hill Press, p. 68.Adattamento in italiano a cura de La Grotta del Cuore

 

Riflessi di Nera Luna

  Riflessioni ispirate dalle Meditazioni di Luna Nera svolte mensilmente da La Grotta del Cuore.

La potente simbologia della Luna Nera ci offre un occasione per riflettere su come la Presenza si manifesti come apparente "assenza" e su come questo "vuoto" possa rappresentare uno spazio fecondo nel quale lasciare andare alcuni carichi psico-emotivi che ci portiamo inutilmente dietro e, allo stesso tempo, seminare nuovi intenti per un'eventuale svolta nella nostra vita.

Osservando la fase della luna detta "calante", notiamo una progressiva diminuzione della sua luminosità e la conseguente ma spesso ignorata preponderanza della sua parte oscura.

Il termine sanscrito "pratyahara", concetto chiave del raja yoga, che potrebbe essere tradotto come "ritrazione dei sensi dagli oggetti dei sensi stessi", è il processo di interiorizzazione  anticamera della contemplazione. Questo silenziare i nostri sensi per "entrare in noi stessi" rappresenta sí una ritrazione dal mondo esterno, ma allo stesso tempo una espansione nella nostra interiorità, un radicamento nel Mistero che ci abita il quale svelandosi si ri-vela. Contemplazione per noi significa proprio questo: sprofondare in questo Mistero che tale rimane, abitare in questo Mistero che tale rimane, essere questo Mistero che tale rimane: sempre svelato sempre ri-velato.

 

La ripetizione di una parola sacra, di un mantra, ci ricollega al il nostro respiro, aprendoci le porte del presente eterno, trasformando ogni azione in un atto contemplativo. Questa parola, ripetuta e radicata nel Cuore, ci permette di esprimere ciò che realmente siamo, oltre la mente concettualizzante, la rapacità dell'ego e le sue indebite appropriazioni. La Divinità è semplicità, la semplicità di una piccola parola, vera preghiera silente. Il tempo della contemplazione è adesso, oltre il tempo. Rimaniamo con questa piccola parola, dimorando nella Grotta del Cuore.

 

La Presenza, ovvero la nostra natura originaria e divina, è onnicomprensiva, non si sente, né si vede, non è una percezione né un sentimento. La Presenza È, "noi" siamo Presenza. Il processo di spoliazione frutto delle pratiche contemplative offre appunto lo spazio "vuoto" necessario all'emergere di questa consapevolezza, troppo spesso silenziata dai nostri contenuti mentali. Impariamo a essere Presenza nell'assenza godendo di questo vuoto di Pienezza.

 

Non c'è nessuna connessione all'interno dell'Unità, in quanto non essendoci divisione, non esistono elementi da collegare. Continuare a ripetersi che siamo tutti collegati, che tutto è collegato, non sortisce altro effetto se non quello di acuire il senso illusorio di separazione e l'anelito a colmare questo divario, atteggiamento foriero di infelicità e insoddisfazione. Nella visione non-duale, infatti, tutto ciò che appare come la rete infinita di collegamenti tra gli elementi del mondo e i suoi individui, altro non è che la stessa Unità che si manifesta senza frammentazione nella molteplicità delle connessioni. Ciò che la nostra mente codifica ed esperisce come "mondo", altro non è che la danza beata della Presenza nella propria Unità.

 

La Vita è ovunque: tutto è Vita. Ci siamo lasciati condizionare a credere che la "vera vita" sia al di fuori di questa fantomatica "zona di comfort", alimentando un inutile ansia da prestazione e una proiezione verso un modello di esistenza puramente aleatorio, immaginario. E se la Vita fosse di più di questa "attesa della luce"? La Vita è ovunque e la viviamo, indipendentemente dal valore che Le diamo poiché in verità è Lei che ci vive... Alcuni invitano (molti ingiungono in verità) ad uscire dalla così detta "zona di comfort", ma per andare dove? Sei davvero convint3 che l'importante sia il viaggio?

 

Il Pozzo di Guarigione di Brigit


( "Brigit's Healing well”, opera realizzata dalla meravigliosa AlBa)

 "Io sono la sacra guardiana delle acque sacre. Ti offro purificazione, guarigione, rigenerazione e il miracolo della vita. Onoro e sostengo la tua vita emotiva, aiutandoti ad attingere al suo potere curativo. Immergiti nelle acque sacre del tuo essere e io ti accoglierò quando emergerai rinnovata e pronta per la fase successiva del tuo viaggio."
(A.    Fairchild)

Il Pozzo di Guarigione di Brigit è una pratica nella quale viene utilizzata l'acqua come simbolo e veicolo di guarigione della Grande Madre delle Acque, Brigit, dea e santa, connessa profondamente alla guarigione delle ferite fisiche ed emotive e la cui presenza è stata venerata e invocata nelle sorgenti sacre e nei pozzi, sin da tempi remotissimi. Ho scelto di approfondire questa pratica meravigliosa in occasione della formazione come Sorella di Brigit, mettendomi a disposizione di coloro che necessitano di sostegno spirituale e di preghiera per i propri bisogni emotivi, fisici o spirituali.
Ho scelto come simbolo del Pozzo una campana tibetana all'interno interno della quale inserisco dei  sassolini che fungono da “testimoni” , ossia rappresentano le persone che verranno immerse nel Pozzo di Brigit ad ogni lunazione.

"Brigida del Manto, abbracciaci,
Madre degli Agnelli, proteggici,
Custode del focolare, riscaldaci.
Brigid del Pozzo, Madre  Compassionevole,
accogli nelle tue acque pure e cristalline i corpi e le anime di coloro che a Te si affidano.
Con devozione custodirò il Tuo Sacro Pozzo di Guarigione, aprendo il mio cuore alla Tua Presenza,
pregando per la guarigione di coloro che necessitano di sostegno e aiuto.
Grande Madre Brigit,
il Tuo Amore è con me."

Offro questa pratica all’Alveare italiano di Brigit-Belisama, ai miei compagni e compagne di percorso e alla mia meravigliosa insegnante, Alma Nimue, con amore e devozione, compiendo la promessa di offrire questo servizio di preghiera e sostegno a tutti coloro che ne avranno bisogno.
Sandra Prema



Rosario Contemplativo

 

Nel settembre del 2022 ho provato a reimmaginare e a semplificare la pratica del rosario mariano per aiutare un'allieva a instaurare una pratica contemplativa quotidiana. Ho scelto di partire da alcune preghiere tradizionali dedicate a Maria semplificandole e aggiungendo alcune brevissime preghiere composte da me e inserendone una di Yogananda a cui tengo moltissimo. Il rosario, nelle sue versioni più semplici, è un ottimo strumento di preghiera continua e rappresenta un'ottima preparazione alla meditazione intesa come preghiera silenziosa ed è da sempre il sistema che utilizzo per approfondire la mia connessione con la Grande Madre. 

Condivido inoltre una "riscrittura" dell'Ave Maria che ho realizzato al fine di completare la pratica del Rosario Contemplativo in linea con la mia personale visione di Maria come Madre del Mondo. Spero possa esservi utile.

"Ave, o Maria, piena di grazia,

il Tuo Amore è con me.

Tu sei benedetta fra le creature

e benedetto è il frutto del tuo seno.

Santa Maria, Madre del Mondo

prega per noi, tuoi devoti,

adesso e nell'ora della nostra morte.

Om, Shanti, Amen."

Chi fosse interessat3 a ricevere lo schema del Rosario Contemplativo può scriverci in privato.💜

Sandra Prema


Novena a Maria che scioglie i nodi: una nuova visione

Nel corso del 2022 ho avuto modo di dedicarmi a un lavoro di riscrittura e di attualizzazione della celebre Novena dedicata a 'Maria che scioglie i nodi'.
 Questa pratica è nata nel contesto del cattolicesimo europeo agli inizi del XVIII secolo, e si è diffusa capillarmente in tutto il mondo nei secoli successivi.
Il successo della pratica portò alla scelta di celebrare questo peculiare aspetto della Madonna il 28 settembre (giorno del mio compleanno!).
Ho pensato di risignificare questa pratica sulla base della mia personale visione di Maria come Madre del Mondo e di tutte le creature in un'ottica inclusiva e non dogmatica e di dedicarmi alla pratica quotidiana della Novena in preparazione di tale celebrazione.
È una pratica meravigliosa, da accompagnare alla preghiera del Rosario Contemplativo, che ho avuto la gioia di condividere con alcun3 di voi (e che continuerò a condividere con tutt3 coloro che lo desiderano).
Coloro che desiderano ricevere il pdf della pratica possono scrivermi in privato.🙏🏼

Sandra Prema

sandraprema.grandemadre@gmail.com

 

 

Spiritualità della Grande Madre: le proposte

 Buongiorno a tutt3! Qui di seguito troverete tutte le nostre proposte individuali e di gruppo dedicate alla Spiritualità della Grande Madre. Per avere maggiori informazioni sui percorsi  individuali de La Voce della Grande Madre, sulle pratiche della Grotta di Maria e sugli incontri del progetto Danzando la Ruota dell'Inclusione potete scrivere a Sandra Prema :

sandraprema.grandemadre@gmail.com

1. PERCORSI INDIVIDUALI "LA VOCE DELLA GRANDE MADRE"

Il percorso La Voce della Grande Madre è il frutto di un lungo percorso di ricerca personale e spirituale, approfondito in anni di studio e di pratica dedicati alla spiritualità hindu di matrice shakta e più in generale agli studi dedicati alla Grande Madre nell'antica Europa, nel mondo celtico e nel contesto indiano. Questo lungo viaggio si è concretizzato di recente con ipercorsi di dedicazione presso il Glastonbury Goddess Temple e presso il Kaila Matreis, che mi hanno permesso di approfondire alcune preziose tecniche di ascolto, di visualizzazione e di supporto spirituale che ho scelto di integrare alle tecniche di contemplAZIONE (respirazione, rilassamento, concentrazione, meditazione).
Con il percorso La Voce della Grande Madre ho pensato di proporre una serie di incontri individuali online nei quali mi propongo di aiutare le persone a sviluppare una relazione intima con la Grande Madre attraverso la pratica del radicamento, della visualizzazione guidata e attraverso la simbologia
dei suoi oracoli. Durante ogni incontro verrà inoltre  svolta la pratica del Sacro Ascolto, durante la quale la/il partecipante potrà parlare liberamente di ciò che desidera, senza essere interrotta né giudicata, e verrà dedicato del tempo alla compilazione del diario personale, strumento prezioso di autoconoscenza.
Il percorso può essere modulato in base alle necessità di ciascuno, con tempistiche
assolutamente personali e non vincolanti, ed è ovviamente rivolto a persone di ogni età, sesso, identità di genere ed orientamento sessuale.
All'interno del percorso verranno utilizzate le carte del "Goddess Love Oracle" di Wendy Andrew, la quale mi ha permesso di utilizzare la meravigliosa immagine della Dea celtica Brigit che accompagna questo lavoro.
Il mio desiderio è quello di poter essere al servizio di coloro che desiderano approfondire la conoscenza e la propria connessione con i molteplici aspetti e simboli della Grande Madre Cosmica, infinita sorgente di vita, trasformazione e  rigenerazione, Grembo Cosmico da cui tutto proviene e a cui tutto ritorna.

In seno ai percorsi individuali de La Voce della Grande Madre è nato un gruppo di condivisione pensato per essere uno spazio sicuro, protetto e non competitivo nel quale condividere preghiere, poesie, creazioni, riflessioni, fotografie di luoghi naturali o di altari legati alla devozione alla Grande Madre, pensato esclusivamente per coloro che hanno intrapreso il percorso individuale. Nel corso degli incontri con ciascuna delle allieve sono infatti emerse riflessioni, condivisioni e creazioni meravigliose, di cui credo tutte le persone che scelgono di iniziare questo cammino potrebbero beneficiare. Questo spazio di condivisione è caratterizzato da un aspetto fondamentale: nel nostro cammino spirituale non dovrebbe esistere il confronto con i "risultati" e le "conquiste" altrui. Ciascuna di noi ha una sua storia e specifiche modalità di relazione con il sacro e di espressione di sé in relazione al proprio cammino spirituale, e nello spazio che ho scelto di creare non voglio assolutamente che si alimenti alcuna forma di competizione, fenomeno già sufficientemente presente in altri contesti. Chi desidera fare parte del gruppo può condividere ciò che si sente e che ritiene poter essere di ispirazione nel cammino con la Grande Madre, in qualunque forma o "volto" la si concepisca, senza sentirsi in obbligo di dover condividere forme "perfette" o prodotti della creatività canonicamente "belli". In questo spazio vigono infatti le modalità non violente e non giudicanti sperimentate durante i nostri incontri individuali. Il fine di ogni singola condivisione dovrebbe semplicemente essere il desiderio di offrire un contributo che possa essere di aiuto e/o ispirazione nel cammino spirituale di tutte noi, senza timore di essere giudicate per la tipologia o "qualità" della condivisione. Nel gruppo pubblico settimanalmente preghiere, riflessioni e una carta di ispirazione tratta da alcuni oracoli ispirati alla spiritualità della Grande Madre, come dono e supporto al nostro cammino,che è si individuale, ma può essere arricchito dalle condivisioni e dalle riflessioni di ciascuna di noi. Il fine di questo gruppo è quindi quello di fornire ulteriori spunti e ispirazioni, in un cerchio virtuale dove tutto ciò che viene condiviso viene posto al centro come offerta alla Grande Madre e al suo Eterno Focolare d'Amore Incondizionato, che insieme possiamo custodire e alimentare.

2. LA GROTTA DI MARIA

L’ 8 dicembre 2022 è nata La Grotta di Maria, il seme dal quale  si svilupperà un percorso spirituale e culturale  pensato per coloro che desiderano approfondire la figura di Maria come Grande Madre del Mondo, e che desiderano attraversare la soglia della Sua Grotta, dimora del Focolare Eterno, luogo di accoglienza e amore, sede di sapienza, saggezza e conforto spirituale, dimora della preghiera incessante, santuario della Divina Presenza, Grembo Amorevole da cui tutto proviene e a cui tutto ritorna. La simbologia della Grotta  rappresenta per me un importante elemento di  continuità e similitudine del culto mariano con gli antichi culti delle Grandi Madri del Mediterraneo, cui la figura di Maria è inestricabilmente collegata nel folclore e nella devozione popolare.
Il mio desiderio è quello di recuperare, re-immaginare e reclamare, per me stessa e per coloro che desiderano approfondire la propria connessione con Maria, un'immagine di Lei unitaria, non-duale, interconfessionale, completa e inclusiva di tutti gli aspetti di quella Grande Madre Cosmica venerata dall'alba del mondo, e che in Lei si è manifestata come Madre compassionevole e amorevole, simbolo di accoglienza e rispetto. Desidero altresì sottolineare che questo percorso/progetto è completamente svincolato e libero da qualsiasi religione organizzata e dai loro impianti teologici. In seno alla Grotta di Maria sono già nate le pratiche riadattate del Rosario Contemplativo, della Novena a Maria che scioglie i nodi e delle Dodici Giornate con Maria.

https://www.lagrottadelcuore.com/2023/03/rosario-contemplativo.html

 https://www.lagrottadelcuore.com/2023/03/novena-maria-che-scioglie-i-nodi-una.html

  https://www.lagrottadelcuore.com/2022/09/rosario-e-ricamo-contemplazione-e.html

 

3. DANZANDO LA RUOTA DELL’INCLUSIONE

Nel corso del 2022, aiutata e supportata da un gruppo di persone meravigliose sempre più numeroso, ho scelto di dare vita a una serie di celebrazioni dedicate alla Grande Madre liberamente ispirate alla Ruota dell’Anno, per mezzo delle quali si è cercato di creare uno spazio virtuale accogliente e sicuro per le persone lgbtqi+e i loro alleati. Abbiamo attraversato insieme le stagioni affrontando molte tematiche importanti, sempre cercando di tenere insieme, con rispetto e accoglienza, la grande diversità di background e di visioni dei partecipanti. Il progetto di spiritualità inclusiva proseguirà nel 2023 con l’obiettivo di creare spazi virtuali di supporto spirituale gratuiti e protetti, basati sulla comunicazione non violenta e sull’intersezionalità: le persone lgbtqi+ (e non!) che sentissero il bisogno di essere ascoltate e supportate possono rivolgersi a me/noi per essere accolte con rispetto e senza giudizio. Al centro del progetto non vi saranno più le cerimonie, che svolgeremo in forma meno strutturata, sotto forma di cerchi di preghiera e di condivisione periodici e non necessariamente legati alle “feste” della Ruota dell’Anno, bensì la possibilità di avere, per chi lo desiderasse, uno spazio di condivisione e supporto spirituale inclusivo e rispettoso. L’obiettivo principale del progetto è quello di creare consapevolezza rispetto alla perfetta integrabilità del sesso assegnato alla nascita, dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale in un cammino spirituale, senza scissioni inutili e dannose tra corpo e anima. Tutti gli esseri umani possono intraprendere un cammino spirituale senza dover obliterare delle parti essenziali di sé. Non esistono identità od orientamenti “minori”: tutt3 sono degn3 di amore e rispetto nell’abbraccio della Grande Madre.

Manifesto del progetto Danzando la Ruota dell’Inclusione

“Nella Ruota dell'Esistenza ogni creatura incarna una possibile sfumatura della Grande Madre Cosmica. Ogni essere, ogni identità, ogni incarnazione non sono altro che aspetti e  manifestazioni dell'Immenso Divenire della Grande Madre, eterno movimento, eterna creazione, eterno flusso di energia inarrestabile. Tutt3 noi siamo dentro questo Eterno Divenire e danziamo nel Mistero della Signora dell'Universo, la quale si esprime attraverso ciascuno di noi, parlando attraverso di noi, amando attraverso di noi, agendo attraverso di noi, creando attraverso di noi. Nessun essere umano è situato al di fuori di questa Danza Misteriosa: la Grande Madre è in Noi e danza con noi. Nessuno escluso.

Donne e uomini omosessuali, bisessuali, eterosessuali e asessuali, persone transgender, cisgender e non binarie: nessuno è escluso dalla Danza della Grande Madre. Non esistono gerarchie nell'Infinita Creazione della Grande Madre: tutte le creature sono sue figlie, e partecipano alla Danza del suo Mistero e della sua Forza, l'infinita Shakti che dimora in ciascuno di noi. Non esistono identità ed esperienze corporee non valide: tutte le identità, tutte le espressioni corporee, tutti gli orientamenti sono manifestazioni del Mistero della Grande Madre. La Grande Madre non rifulge solamente in un genere o in una ristretta tipologia di corpi. La Grande Madre è TUTTI i corpi, li abita e li anima  racchiudendoli. La Grande Madre è la regola e la sua eccezione. Niente può dirsi fuori dal suo Mistero, nulla è "straniero" nel Focolare del suo Infinito Cuore Pulsante. Nella prospettiva della spiritualità inclusiva nessun corpo, nessun orientamento, nessuna identità ha minore importanza rispetto agli altri, poiché tutto ciò che esiste è espressione del Mistero Creativo della Grande Madre. È tempo di reclamare uno spazio sicuro e condiviso per coloro che desiderano intraprendere un percorso spirituale che li aiuti a connettersi con la Grande Madre Cosmica, la quale dimora eternamente nella Grotta del Nostro Cuore.”

APPROFONDIMENTI SUL CULTO DELLA GRANDE MADRE

 BRIGIT

https://www.lagrottadelcuore.com/2023/03/il-pozzo-di-guarigione-di-brigit_91.html

https://www.lagrottadelcuore.com/2023/03/le-leggende-di-brigit.html 

MARIA

https://www.lagrottadelcuore.com/2023/02/mamma-schiavona-e-la-candelora.html

 https://www.lagrottadelcuore.com/2023/01/la-grotta-del-latte.html