La leggenda di Maria Maddalena, maestra di contemplazione

Pierre Puvis de Chavannes, Maria Maddalena nel deserto, 1869

Myriam di Magdala: mirofora, apostola, prostituta penitente 

Jusepe de Ribera, Maddalena medita nel deserto, 1640 

 

 «Sono uscita dal mondo grazie a un altro mondo; una rappresentazione si è cancellata grazie a una rappresentazione più alta.
Ormai vado verso il riposo dove il tempo si riposa nell'eternità del tempo.
Vado nel Silenzio».

(Vangelo di Maria, pagina 17) 

 

"Mentre nella tradizione orientale l'immagine della Maddalena si era consolidata intorno al suo essere mirofora e testimone della resurrezione, in quella occidentale si segnalavano già dal III secolo alcune confusioni di identità tra lei e altre donne presenti nei vangeli. 

Icona bizantina, Maria Maddalena mirofora

Lentamente, ma progressivamente, si inizia a ridimensionare il suo ruolo di apostola imponendo l'immagine della peccatrice pentita. Sotto lo stesso nome di Maria Maddalena, infatti, forse per la necessità di armonizzare racconti simili, sono state unificate donne diverse: la Maddalena, liberata dai sette demoni, interpretati questi, però, come segno di peccaminosità (Mc 16,9; Lc 8,2); l'anonima prostituta che bagna di lacrime i piedi di Gesù cospargendoli di profumo (Lc 7,36-50); Maria di Betania descritta nel Vangelo di Giovanni come colei che unge i piedi del Nazareno con costosa essenza di nardo asciugandoli con i suoi capelli (Gv 12,1-8); l'anonima donna che nella casa di Simone il lebbroso, versa sul capo di Gesù un profumo molto prezioso» (Mt 26,6-13; Mc 14,3-9).

Santa Maria Maddalena penitente, Giampietrino (XVI sec.)
 

Se Origene (Commento a Matteo, 26) e Girolamo (Commento a Matteo, 4,3,7) si erano mostrati contrari e perplessi circa l'identificazione delle donne che ungono Gesù, Gregorio Magno non ha dubbi e fonde queste figure con la Maddalena (Omelie 25 e 33) e, con il peso della sua autorità, avvia quel processo di costruzione d'identità che nei secoli successivi la vedrà non più come l'apostola, ma come la peccatrice per antonomasia.

"Questa che Luca menziona come la peccatrice, chiamata Maria da Giovanni, crediamo sia quella Maria dalla quale, come attesta Marco, furono scacciati sette demoni. E cosa sono quei sette demoni se non tutti i generi di vizi? 

[Gregorio Magno, Omelia 33, in Omelie sui vangeli, PL 76, 1238].

Tutti gli autori latini posteriori, ad eccezione di Pascasio Radberto, Bernardo di Chiaravalle e Nicola di Clairvaux, seguiranno Gregorio in questa assimilazione che troveremo per i secoli a venire nella predicazione, nei trattati e nell'arte."

A. Valerio, Maria Maddalena. Equivoci, storie, rappresentazioni, il Mulino, pp. 52-53

 Maria Maddalena, Apostola degli Apostoli

Maria Maddalena, Apostola degli Apostoli (Salterio Albani, XII secolo d.C.,Hildesheim)

«Sono uscita dal mondo grazie a un altro mondo;una rappresentazione si è cancellata grazie a una rappresentazione più alta.Ormai vado verso il riposo dove il tempo si riposa nell'eternità del tempo. Vado nel Silenzio».

Dopo aver detto ciò, Maria tacque. Così il Maestro s'intratteneva con lei. Andrea prese allora la parola e si rivolse ai fratelli: «Dite, che cosa pensate di ciò che ci ha raccontato? Per parte mia, non credo che il Maestro abbia parlato così; questi pensieri differiscono da quelli che abbiamo conosciuto». Pietro aggiunse: «Possibile che il Maestro si sia intrattenuto, così, con una donna,su dei segreti che noi stessi ignoriamo? Dobbiamo forse cambiare le nostre abitudini; ascoltare tutti questa donna? L'ha veramente scelta e preferita a noi?».

Pagina 17, Vangelo di Maria, in J.Y. Leloup, Il Vangelo di Maria. Myriam di Magdala, Servitium, p. 35

Maria Maddalena nella Leggenda Aurea (XIII sec.)

Affresco Cappella della Maddalena, Assisi, 1307-1308

"Frattanto la beata Maddalena, desiderosa di dedicarsi alla contemplazione delle cose celesti, si recò nel deserto e vi rimase per trent'anni lontana dal consorzio umano dimorando in un luogo impervio e selvaggio, che le mani stesse degli angeli le avevano preparato. In questo luogo non scorreva acqua sorgiva nè cresceva l'erba perchè apparisse evidente che Cristo voleva nutrire la santa soltanto di cibo celeste e non di terrene vivande.
Ogni giorno infatti, all'ora settima, gli angeli sollevavano nell'alto dei cieli la beata Maddalena che poteva ascoltare, con le sue orecchie mortali, le celesti armonie: ritornata sulla terra, sazia di quel soavissimo cibo, non sentiva più alcun bisogno di nutrirsi. 

Affresco Cappella della Maddalena, Assisi, 1307-1308

Un sacerdote, che voleva condurre vita solitaria, pose la sua cella a dodici stadi dalla grotta della Maddalena. Un giorno il Signore aprì gli occhi del predetto sacerdote e gli svelò qual miracoloso volo di angeli discendesse là dove dimorava la santa, per sollevarla nel cielo e deporla di nuovo, dopo un'ora, sulla terra. Il sacerdote volendo provare la veridicità di questa portentosa visione, si raccomandò al Signore e si avviò verso la dimora della beata Maddalena. Quando vi fu vicino cominciarono a venirgli meno le gambe con grande sconvolgimento di tutti i visceri; provò a tornare indietro e sentì che ogni malessere gli scompariva; ma ogni qual volta tentava di avvicinarsi al predetto luogo lo stesso languore gli offuscava la mente e gli paralizzava ogni movimento.
 Il sacerdote allora comprese che era quello un mistero sacro, superiore all'umana esperienza e invocando il Signore esclamò: «Te lo scongiuro in nome di Cristo; se sei una creatura umana, tu che abiti in quella spelon- ca, rispondimi e dimmi la verità!» Per tre volte il sacerdote ripetè questa domanda, dopodichè la beata Maddalena rispose: «Vieni più vicino e potrai sapere la verità su quanto desideri!» Quando il sacerdote tremante ebbe fatto qualche passo udì queste parole:

Jacob Andries Beschey, Maria Maddalena lava i piedi di Cristo,1735

«Ricordi di aver letto nel Vangelo di quella Maria peccatrice che con le proprie lacrime lavò i piedi del Salvatore e ottenne il perdono di tutti i peccati? » E il sacerdote: « Me ne ricordo; già da trenta anni la Chiesa commemora questo fatto ». E la santa: «Io sono quella Maria e da trent'anni vivo lontana dal consorzio umano: come tu ieri hai potuto vedere, ogni giorno, dalle mani angeliche sono sollevata nel cielo dove posso ascoltare con le mie mortali orecchie la dolce melodia delle schiere celesti: ma ora Iddio mi ha rivelato che sono vicina a partirmene da questo mondo onde ti prego di andar dal vescovo Massimino e di dirgli che nel giorno di Pasqua, all'alba, entri da solo nel suo oratorio: mi troverà là per angelica potenza. [... ]

Affresco Cappella della Maddalena, Assisi, 1307-1308

 Il libro attribuito da alcuni a Egesippo, da altri a Giuseppe, racconta la storia di Maria Maddalena quasi nello stesso modo. Aggiunge solamente questo episodio: quando il sacerdote si recò a visitare la santa la trovò chiusa nella cella e su richiesta di lei le dette un mantello perchè potesse recarsi in chiesa; qui giunta si addormentò nella pace del Signore, ai piedi dell'altare, dopo aver ricevuto la comunione ed avere a lungo pregato."

Jacopo da Varagine, Leggenda aurea, Libreria Editrice Fiorentina, pp. 399-402

Grotta della Maddalena in Vida di Maria Maddalena (XIII sec.)

Gustave Doré, Maria Maddalena penitente, 1880

 "La santa Maddalena era ancora a Marsiglia,
e passava il giorno e la notte vegliando in preghiera.
Ora Gesù Cristo le fece uno stupendo regalo, le mandò un angelo e le ordinò che lo seguisse e gli credesse, perché l'avrebbe condotta in un luogo deserto, dove ella avrebbe servito Dio.
Se ne andò la Maddalena, l'angelo la precedeva, salendo fino a una grotta, e lodando Gesù Cristo.
Quando la Maddalena entrò nella grotta, (vide che) era piena di angeli, che la salutarono.
Le dissero e le mostrarono come sarebbe rimasta li, sola, senza compagnia, e avrebbe lodato il suo Signore.
Dopo che le ebbero detto e mostrato quello che doveva fare,
tutti cominciarono a salire verso il cielo.
La Maddalena è rimasta sola, non aveva paura né timore e non si sentì sperduta.
Cominciò a vegliare giorno e notte, ad adorare e lodare il suo Signore Gesù Cristo."

Il poemetto occitanico sulla Vita di Maria Maddalena, Edizione critica, introduzione e commento a cura di Maria Carla Marinoni, VirtuosaMente, p. 87

Le Tre Marie, le Mirofore

 Un piccolo approfondimento sulle Tre Marie, protagoniste del Mistero della Morte e della Resurrezione di Gesù. 

Dettaglio di un'icona bizantina, Mirofore

Le tre Marie sono Maria la madre di Gesù, Maria Maddalena e Maria di Cleofa (zia di Gesù e sorella della Madonna). Sono le tre donne rimaste con Gesù nei momenti salienti della Passione e che sole, con Giovanni, rimasero ai piedi della croce, e che in seguito ungeranno il corpo del Cristo con la mirra  (tradizione ortodossa).
All'evento del Sepolcro vuoto troveremo nuovamente le Tre Marie (questa volta con Maria Salome al posto della Madonna). Nella tradizione ortodossa queste figure femminili vengono definite "mirofore
", coloro che portano con sé gli unguenti necessari all'unzione rituale del corpo martoriato del Cristo.

Icona bizantina, Mirofore

Il ruolo delle Tre Marie, testimoni partecipi al sacrificio del Figlio divino e accompagnatrici del Cristo morente nell'ora più oscura, rappresenta per me la continuità dell'immaginario e dei simboli dei culti della Grande Madre nella religione di Gesù: le tre donne incarnano collettivamente la funzione di custode della Soglia Suprema, la Morte, e di accompagnatrice dell'anima nelle profondità del Grembo Oscuro della Grande Madre (Il sepolcro) in preparazione della successiva Rinascita/Resurrezione/Rigenerazione.

Sandra Prema BhaktiPriya



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