La Grotta del Latte

 
 Il 2 gennaio si ricorda la Grotta Del Latte, luogo di pellegrinaggio per cristiani e musulmani situato ad est della Chiesa della Natività a Betlemme. Si racconta che durante la fuga in Egitto, la sacra famiglia si sia fermata proprio in questo luogo, presso il quale Maria partorì e si occupò del piccolo Gesù nelle sue prime settimane di vita. Un giorno, durante l'allattamento, una goccia di latte cadde su una roccia, che divenne completamente bianca. Ancora oggi migliaia di donne si recano presso questo luogo per poter ottenere una gravidanza o per risolvere problemi legati alla fertilità, portando con sé la sabbiolina bianca presente nella Grotta, considerata miracolosa e latrice di fecondità.
 
La simbologia di questo luogo è davvero meravigliosa ed è l'ennesimo esempio di  continuità/similitudine del culto mariano con gli antichi culti legati al parto e alla fertilità delle Grandi Madri del Mediterraneo.
 
La Grotta Del Latte è per me particolarmente significativa per innumerevoli ragioni: la Madonna Lactans è un simbolo potente della relazione tra la Grande Madre e l'umanità, e tale relazione di scambio e nutrimento avviene nella splendente oscurità di una Grotta, Grembo e Cuore del Cosmo. La Grotta Del Latte è inoltre il teatro simbolico dei racconti agiografici irlandesi, nei quali si racconta che S. Brigida avrebbe svolto la funzione di levatrice al fianco di Maria, allattando lei stessa il fanciullo divino. La continuità tra la Dea Brigit, connessa alla gravidanza e al parto, e Santa Brigida di Kildare viene quindi sancita attraverso una connessione diretta al racconto della Natività, in una sovrapposizione di simboli culturali apparentemente distanti ma accomunati da una radice comune, rappresentata dal culto primigenio alla Grande Madre, che a tutte le latitudini ha costituito il fondamento della religiosità umana sin dalla più remota antichità.
 
 

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