il Perdono

"Il perdono è quella virtù che ci permette di innalzarci oltre il limitato orizzonte dell'ego, che considera chi ti ferisce come nemico, per vedere il Divino presente in lui. Implica dunque un processo di morte e distacco dalle azioni passate, agite o subite che ci permette di andare oltre il rancore, il risentimento e la difesa della nostra identità fittizia, verso nuovi spazi di evoluzione coscienziale. Il perdono quindi non è una tattica, messa in atto per ottenere privilegi e ostentare una presunta superiorità morale, anzi, nasce proprio dalla resa suprema, dal restare nel disagio dell'ego ferito, dal trascendere il desiderio di vendetta o rivalsa. Lì, non visto dagli occhi dei superbi e dei beffardi sboccia il fiore silenzioso del perdono, fragrante della Divina Presenza che abita il tutto, abbattendo ogni barriera illusoria di separazione."
Dario

Nell' immagine un dipinto raffigurante l'episodio del così detto "Perdono di Assisi". San Francesco, in preghiera alla Porziuncola il 2 agosto 1216, ebbe una visione di Gesù e Maria. Il Poverello di Assisi chiese loro di concedere l'indulgenza plenaria a tutti coloro che varcassero con fede quel luogo santo. Successivamente tale privilegio si estese a tutte le chiese francescane e infine a tutte le parrocchie.

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