Nella Nube

 Simbologia della Nube nelle tradizioni contemplative dell'induismo e della cristianità medievale europea.

“Dharmamega-samādhi, lo stato di raccoglimento della nube del dharma è lo stato finale non cognitivo, senza supporto né immagini, del percorso meditativo, nel quale lo yogin rimane solo con la propria "essità", in completo kaivalya (isolamento, perfetto distacco). Nella tradizione mistica cristiana l'immagine della nube della non-conoscenza rappresenta esattamente quel non luogo fuori dal tempo nel quale avviene la "unio mystica", l'unione perfetta con Dio. Per entrare nella nube, così come fece Mosè sulla vetta del monte Sinai, il contemplativo, oltre che rinunciare alla propria volontà e velleità appropriativa, deve infatti spogliarsi di tutte le immagini, di tutti i pensieri (anche quelli santi), emozioni e percezioni, e, guidato da un cieco amore, farsi "pieno in/di Dio", in un processo radicale di spoliazione e svuotamento egoico. Il meditante, abbandonato ogni sapere, viene attratto e guidato nel centro della nube, al cuore del Mistero, nella nudità della Divinità che è la nudità del "suo" (senza possesso) Spirito indiviso, come indivisa è la Divinità stessa.”

Dario Macioci

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