Il Cristo/OΩN e il Praṇava/Om

 

L'incipit della Māṇḍūkya Upaniṣad, libro appartenente alla tradizione spirituale del Sanātana Dharma recita:

 "La sillaba Om è tutto l'universo. Eccone la spiegazione. Il passato, il presente, il futuro: tutto ciò è sillaba Om. Anche ciò che è al di là del tempo, che è triplice, è sillaba Om". 

Il verso successivo, il secondo, evidenzia l'equivalenza tra la sillaba Om e l'Assoluto (ātman/Brahman):  

"Infatti ogni cosa è Brahman, l'ātman è il Brahman."

Il filosofo e teologo Gauḍapāda, vissuto probabilmente nell'VIII sec d.C., ribadisce nel suo commento la mistica uguaglianza tra il Praṇava (la sillaba Om) e l'Assoluto: 

"Sappi che la sacra sillaba è il Signore che dimora nel cuore di ogni cosa."

Il Praṇava è dunque la forma sonora del Brahman. Om emana, sostiene e distrugge l'universo della molteplicità e allo stesso tempo è anche il silenzio del non-manifesto. 

Una simile visione è riscontrabile nel famoso Inno al Verbo del Vangelo di Giovanni: 

"In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste." (Gv 1,1-3). 

Il Verbo a cui si fa riferimento è, secondo la mistica cristiana, il Cristo Gesù, la Parola incarnata, principio e fine di ogni cosa. 

Abbiamo rilevato una curiosa assonanza tra il suono della sillaba Om e le tre lettere (OΩN/O-on) che compaiono nell'aureola presente nelle rappresentazioni iconografiche cristiano ortodosse di Gesù. 

Nel nimbo del Cristo è infatti riportata l'ultima parte del nome che il Signore rivelò a Mosè sul Sinai, "ego eimi o on", ovvero "io sono colui che sono, io sono l'essere"

In entrambe le tradizioni è presente dunque l'idea di un suono/parola originaria e creatrice che è possibile evocare dalle profonde vette del nostro cuore.

Dario e Sandra Prema

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