Spiritualità della Grande Madre: la mia visione

 

 I percorsi individuali e di gruppo di Spiritualità della Grande Madre che propongo (La Voce della Grande Madre, La Rosa della Devozione, i corsi di contemplAZIONE e tutti i futuri percorsi della Grotta di Maria) sono aperti a tutt3, indipendentemente da identità di genere, orientamento sessuale e colore della pelle. 

Mamma Schiavona, di Sara Sgrò

Ho scelto per la mia proposta spirituale un approccio inclusivo, non sessista e interconfessionale, volto ad aiutare le persone a sviluppare una relazione intima con la Grande Madre, in qualunque forma la si concepisca.

Ci tengo a sottolineare questo aspetto perché nel panorama spirituale del cosidetto "Divino
Femminile" (espressione che personalmente non utilizzo ma che viene ampiamente utilizzata da ormai oltre due secoli) e, più in generale, nel contesto del mondo olistico, vedo prevalere una visione della Grande Madre (o Dea) come mero archetipo psicologico, utilizzato quasi esclusivamente come "strumento" o espediente finalizzato alla dimensione della crescita personale delle donne.
Spesso questa visione si basa su alcune idee stereotipate dell'identità di genere, solitamente derivate da alcune concettualizzazioni della psicologia del profondo legate ai famigerati "maschile e femminile interiore". 

Nella mia personale visione,e dunque nella proposta formativa della Grotta del Cuore, il Divino non è un archetipo psicologico: la Grande Madre è il Tutto che pervade, anima e abbraccia ogni cosa. Per me la Grande Madre non è un archetipo da incarnare o da spezzettare in tante micro funzioni da incarnare (o, ancora peggio) da "integrare" nella nostra vita.

La Grande Madre per me non è affatto un insieme di archetipi o di energie da incarnare: Lei è l'Assoluto oltre lo spazio e il tempo e, al contempo, tutto ciò che esiste: uomini, donne, animali, alberi, pianeti. 

 

La Grande Madre è il Cosmo, l'Universo, e al contempo un'insieme di volti e aspetti divini che le diverse culture del mondo hanno utilizzato per cercare di dare una forma al Suo Mistero. Si tratta di nomi e forme capaci di facilitare una relazione personale e devozionale con quel Mistero Ultimo e Ineffabile. 

I volti di questo Mistero a cui personalmente mi sono dedicata e che informano ogni parte della mia vita, del mio lavoro di insegnante e del mio compito di Melissa sono Maria e Brigit. 

La Grande Madre per me - e, ribadisco, per me- ha i loro volti meravigliosi, compassionevoli e fieri. 

Immagine gentilmente concessa da Michela Piazza

Ma Maria e Brigit non sono per me archetipi. Sono due possibili aspetti del Mistero divino, non pezzettini frammentari di un "Tutto" da ricomporre attraverso un qualche cammino di integrazione.
Non c'è per me nulla da integrare, ma un Tutto da accogliere in perfetto abbandono nel nostro cuore, dove la Grande Madre dimora come scintilla, identica in ogni essere vivente. 

Tutto è la Grande Madre, tutt3 siamo la Grande Madre. Ora, e sempre. Nessun escluso. Mi preme pertanto sottolineare che i corsi che propongo sono rivolti a TUTT3: uomini e donne cisgender, uomini e donne transgender, persone non binarie e persone con OGNI orientamento sessuale. 

 Nessuno deve sentirsi esclus3:ogni identità è valida in quanto espressione unica e irripetibile del Mistero Infinito della Grande Madre.

La Grotta di Maria e Brigit

"Nella Grotta di Maria e Brigit

Rifulge il Focolare dell'Amore e della Compassione,

I cui caldi raggi si espandono come un Mantello Infinito abbracciando ogni creatura,

confortando i cuori infranti, restituendo dignità e conforto ai sofferenti. 

Nella Grotta di Maria e Brigit nessuno è straniero,

Nella loro Grotta tutt3 prendono rifugio dimorando senza paura.

Nella Grotta di Maria e Brigit contempliamo in silenzio il Mistero della Creazione,

Riposando nella quiete dell'Assoluto, sperimentandone la Pienezza a sé bastante.

Possa il Focolare di questa Grotta abbracciare i nostri corpi, 

riscaldare i nostri cuori e illuminare i nostri passi,

Oggi, sempre, per sempre."

Sandra Prema /|\