Le storie di Cerridwen

 Buongiorno! Qui di seguito troverete due brevi racconti che ho scritto nel corso della mia formazione come Sister of Cerridwen presso il Glastonbury Goddess Temple, entrambi  ispirati al mito gallese della Dea Cerridwenn, nel suo aspetto di Grande Madre Creatrice, e di suo figlio Afagdu. Buona lettura! 

Sandra Prema

“Sei orribile", mi dicevano tutti.

"Sei un mostro, uno scherzo della natura",

ripetevano altri

La mia Madre amorevole e potente fece tutto il possibile per proteggermi.

Lei sentiva il mio dolore,

un dolore profondo e straziante,

che non era solo il mio...

ma il suo, e quello di mio padre, e il dolore di mia sorella.

Questo dolore totale divenne ancora più profondo,

quando la pozione di Fferillt fu rubata,

e il mio cuore si ruppe definitivamente.

Andai nei boschi per trovare conforto,

parlando con alberi ed erbe,

ascoltando il canto degli uccelli.

Il Ginestrone guarì la mia disperazione: "Non mollare figliolo!"

"Ti guardo le spalle, fidati di me", continuava a dire il Tasso.

Passarono gli anni e acquisii saggezza,

ma l'amore terreno pareva non esistere per me.

Un giorno sentii un piccolo Scricciolo cantare.

Il suo canto luminoso e affascinante fece  sorridere il mio cuore.

Desiderai avvicinarmi, ma l'uccellino volò via.

"Ehi, piccolo Scricciolo, dove sei?"

"Sono qui, mio adorato".

Mi immobilizai, completamente incantato dalla sua voce profonda e rassicurante.

"Sei... una donna?", chiesi nella più totale confusione, parlando nel vuoto, perché lo Scricciolo

-o dovrei dire... una donna? —non si vedeva da nessuna parte!

"Sono una creatura, come te. Cambio forma a seconda del mio desidero, non esiste un nome per creature come me."

Improvvisamente mi diede un colpetto sulla spalla e io mi voltai...

"Eccoti qui, Calon o Cariad, Cuore dell'Amore", sorrise la Creatura.

Rimasi senza parole... "Ti... ti conosco? ", balbettai in totale soggezione. Questa meravigliosa creatura era in piedi di fronte a me. Strana, affascinante e incredibilmente bella.

"Ci conosciamo dall'inizio dei tempi. Era destino che ci incontrassimo nuovamente, da qualche parte, un giorno... quindi eccoci qui.

Tienimi per mano, Bell' Afagdu, la tua solitudine terrena è finita."

"Bello?!? Mia cara, io sono l'opposto della bellezza... non mi vedi? "

"Vedo attraverso di te, e tu sei la Bellezza. Per favore, prendi questa piccola borsa..."

Granato e Verbena mi diede,

e un cucchiaino di legno...con il mio nome inciso sopra.

"È una... promessa? Ma... perché? Perché io? Non sono per nulla degno di amore!", chiesi con voce tremante e triste.

"È una promessa, amore mio. Ti ho conosciuto in così tante forme, in centinaia e centinaia di vite, e il tuo cuore buono e saggio continua a richiamarmi a te, vita dopo vita. Tu sei Bellezza, Afagdu. "

Confuso, disorientato e incantato, le baciai la mano e il mio cuore si sciolse.

Sono passati molti anni, e la Signora Scricciolo e io siamo ancora insieme, amandoci liberamente e felicemente.

Granato, Verbena e amore incondizionato Lei mi ha donato, il mio cuore è guarito, e da allora dimora nell'amore e nell'affetto.

La Signora Scricciolo ha ricevuto tutto l'amore di cui sono capace. Siamo felici, siamo innamorati. Ancora."

Sandra Prema, Beltane 2022

 


“Nei boschi selvaggi e aspri del Galles vagava la Grande Madre Cerridwen, triste, preoccupata e risentita: "Il futuro del mio dolce figliolo è tragicamente segnato. 

Le persone sono crudeli, Afagdu sarà per sempre vittima del suo insondabile e terribile Destino. Conosco il suo cuore. È saggio e dolce, non esiste bruttura nella sua anima. È capace di comprensione profonda e ha un dono prezioso e raro nell'utilizzare le parole... ma tutti si limitano a guardare il suo aspetto esteriore, e nient'altro sembra avere importanza.

 Sono sua Madre... il suo dolore è il mio dolore, la sua sofferenza è la mia sofferenza. Perché gli è successo questo... perché è successo a noi?". Cerridwen era arrabbiata e triste, e il suo cuore era immerso nella sofferenza. 

Una voce dolce emerse dai rami di un Salice che si ergeva sopra una sorgente argentea: "Vieni da me, Donna Saggia. Riposati, placa la tua sete e lenisci il tuo cuore ferito."  Cerridwen accettò silenziosamente l'invito del Salice e sedette immobile sotto i suoi rami avvolgenti. 

"Seguo ogni tuo passo, Cerridwen, sin da quando eri una bimba, e conosco il tuo cuore selvaggio. Sei preoccupata e risentita per il destino di tuo figlio,e senti il ​​bisogno di fare qualcosa per lui. Io so che hai il potere e la forza per agire e creare nuove possibilità per le tue creature. Sei una Donna Saggia, possiedi conoscenza e volontà... ma fai attenzione: i frutti delle tue azioni non necessariamente soddisferanno le tue aspettative. Apri il tuo cuore e sii come l'acqua... accogli e adattati, e lascia che il Mistero della Creazione operi attraverso di te. Giudicare non servirà, solo l'amore incondizionato e la resa ti aiuteranno ad affrontare la realtà, anche nei suoi risvolti  oscuri e ingiusti. Assumersi la responsabilità e agire: questo è ciò che che fa una Creatrice." 

Cerridwen era perplessa. .. di quali frutti stava parlando? Quali aspettative? Sapeva che qualcosa stava ribollendo nel Calderone del suo cuore, ma non riusciva a immaginare quali scelte avrebbe dovuto compiere spinta dall'amore e dal dolore per la condizione di Afagdu. 

Il Salice le disse: "Prendi un pezzetto della mia corteccia. Ti guiderà nelle tue azioni e ti aiuterà a liberarti dal tuo risentimento. Tienila sempre con te, questo è il mio dono di guarigione per te, mia amata sorella ." Cerridwen ringraziò il Salice e lo abbracciò teneramente. Sentiva nel profondo che sfide difficili, delusione e rabbia erano all'orizzonte, ma per ora si sentiva accolta e amata, e il suo cuore era al sicuro.”

Sandra Prema, 14/08/22



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